Perchè conviene avere relazioni con Cuba

AA Cuba è in atto un processo di riforma che sta cercando di risollevare le sorti di un’economia asfittica, senza per questo stravolgere i principi sui quali è nata la rivoluzione del ’59 e il suo rigore morale.

Per gli amanti dei dati, le cifre relative all’aumento del Pil, che nel 2012 crescerà del 3,4% contro il 2,7% dell’anno scorso e quelli dell’acquisto di beni quali i computer — quest’anno il 20% dei cubani ha un computer contro il 2% di qualche anno fa — testimoniano un inarrestabile sviluppo dell’economia che, nei prossimi anni, sarà ulteriormente favorito dalle riforme promesse dal governo che consentiranno ai cubani di partecipare più attivamente allo sviluppo economico del Paese. Basti pensare che in un solo anno i lavoratori autonomi sono raddoppiati, superano oggi le 300 mila unità.

Se a tutto questo si aggiunge la recente scoperta nelle acque cubane di un giacimento di petrolio dalle enormi potenzialità, che sicuramente sarà in grado di soddisfare i bisogni interni del Paese ma che — se fossero confermati i dati di alcuni studi —potrebbe farlo diventare a breve uno dei primi paesi in America Latina in termini di estrazione ed esportazione, è allora evidente che nel breve termine potrebbero cambiare gli scenari geopolitici non solo dell’area caraibica, ma dell’intera America Latina, costringendo gli Stati Uniti a rinunciare al «Bloqueo», antistorico embargo che fu imposto, esattamente 50 anni fa, nel febbraio del ’62, da Kennedy e che è stato mantenuto nonostante le condanne quasi all’unanimità dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Ma al di là delle indicazioni fornite dalle aride cifre, chiunque, di recente, abbia avuto modo di girare per le strade di L’Havana non può non aver notato il fiorire di una piccola ma promettente economia, la cui espressione più evidente è data dal proliferare di un fiorente artigianato e di piccoli ristoranti. Un clima di moderata speranza che contrasta con quell’aria di scoraggiamento che si respira nelle principali capitali europee, nonostante sia evidente lo stridente squilibrio esistente tra i redditi dei rispettivi paesi. Cuba è, inoltre, tornata alla ribalta perché ha saputo e voluto onorare i debiti del Paese e l’Avana è tornata ad essere quindi un potenziale centro di interesse per le relazioni commerciali delle nostre piccole e medie imprese, soprattutto nei settori agro-indusriali, metalmeccanico, delle costruzioni, delle tecnologie informatiche, del turismo, delle energie rinnovabili e dell’industria farmaceutica e biotecnologica.

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